Pitti Uomo, tempo di bilanci. Si conferma la quota 24.000 buyer: in ripresa la Russia, manca la Turchia

A tre giorni dall’inizio di Pitti Uomo gli organizzatori tracciano il primo bilancio della manifestazione, che si conclude domani, 13 gennaio. La previsione è di chiudere in linea con il gennaio del 2016, quando la rassegna totalizzò 24.000 compratori. Vivace e qualificata la presenza di buyer, con la Russia in ripresa. Germania, Giappone, Regno Unito, Francia, Spagna, Olanda, Cina e Stati Uniti sono di nuovo ai primi posti della classifica delle presenze da oltreconfine. La Russia recupera e controbilancia il calo delle presenze dalla Turchia. In leggero aumento gli arrivi dall’Europa dell’Est e del Nord mentre si segnalano i numeri positivi dai mercati nuovi come Canada, Israele e Sudafrica. Stabili nel complesso Corea del Sud e Hong Kong ma si registrano defezioni da Irlanda, India, Messico ed Emirati Arabi. “Un ulteriore motivo di soddisfazione da parte nostra è l’accurato e attento lavoro di controllo svolto dalle forze dell’ordine per garantire il regolare svolgimento della manifestazione”, spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine”. Il riferimento è all’allarme bomba scatenato da una valigetta abbandonata alla Fortezza da Basso, fatta brillare dagli artificieri della Polizia di Stato e rivelatasi “carica” solo di fogli di carta. “In queste circostanze anche piccole dimenticanze da parte di qualche visitatore diventano motivo di intensificazione del controllo – continua Napoleone –. È proprio quello che è successo, ma tutto si è risolto in tempi abbastanza brevi. Ripeto: non c’è stato nessun allarme e nessun rischio, solo qualcuno che si era distratto”. (mv)

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