Formazione: si sblocca il Politecnico del Cuoio (che parte in autunno), quello Calzaturiero perde la Regione Veneto

Il Politecnico del Cuoio scalda i motori e si prepara a costruire i suoi corsi. L’ITS Cosmo di Padova, attivo nella formazione per moda, oreficeria e pelletteria ha, infatti, sottoscritto l’accordo con il Distretto della Pelle, la Stazione Sperimentale di Napoli e l’ITIS Galilei di Arzignano (Vicenza). Il passaggio è determinante per l’avvio del progetto in quanto l’ITS Cosmo è accreditato presso la Regione e quindi autorizzato a presentare il progetto di corsi ai prossimi bandi di maggio, elemento che finora stava rallentando l’avvio dell’iniziativa. Ora, invece, i tecnici potranno concentrarsi sulla stesura definitiva dei corsi per partecipare ai bandi e dare avvio alle lezioni a partire dal prossimo autunno, con l’appoggio della stessa Regione Veneto che nel frattempo ha verificato la sussistenza delle condizioni per sostenere il progetto. Ciò che nel frattempo la Regione Veneto ha, però, smesso di sostenere è il Politecnico Calzaturiero della Rivera del Brenta. Con una delibera datata 28 marzo, infatti, la giunta guidata da Luca Zaia ha fissato le 27 società con partecipazione indiretta da dismettere per adeguarsi alla legge Madia. Tra queste vi è anche Politecnico Calzaturiero Scarl, società contenuta in Veneto Innovazione Holding. La società detiene il 20% delle quote del Politecnico fin dal 2001, ma la sua dismissione non dovrebbe causare alcun contraccolpo per l’ente di formazione in quanto le quote cedute, come già avvenne l’anno scorso con la soppressione delle province, verranno acquisite dagli altri soci.

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