A Civitanova falsi corrieri cercano di rubare 16.500 paia da donna. Secondo caso in 10 giorni

Stavano già pregustando un bottino da oltre mezzo milione di euro quando, la mancanza di un paio di documenti, ha insospettito il calzaturificio che ha bloccato il carico e, di fatto, sventato il furto. È accaduto ad una nota azienda di Civitanova Marche (Macerata) produttrice di calzature da donna, dove si è presentato un camion per caricare circa 16.500 paia di scarpe destinate a Mosca. La targa del mezzo corrispondeva a quella che dalla Russia avevano comunicato all’impresa marchigiana. Iniziano dunque le operazioni di carico. Qualcuno si insospettisce per la poca dimestichezza con cui l’autista manovra l’autoarticolato. Sospetti che aumentano quando i due trasportatori esibiscono la documentazione in loro possesso necessaria per caricare la merce. Tutto in regola tranne un paio di certificati mancanti. Alle richieste dell’azienda, i due tergiversano, appaiono in difficoltà. A questo punto gli impiegati approfondiscono i controlli e inviano i documenti alla Polizia: i passaporti risultano falsi e il camion rubato. L’azienda marchigiana, su consiglio della Polizia, finge di avere problemi sull’incasso della merce per permettere alle Forze dell’Ordine di arrivare sul posto e di catturare i due falsi trasportatori. Un simile tentativo di furto era stato sventato 10 giorni fa da Alberto Gozzi. Anche in questo caso i finti corrieri sono stati smascherati. (mv)

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