Gucci: clienti liberi di farsi gli accessori da sé con DIY. Furla fa una cosa simile in Cina

Si chiama DIY, acronimo di Do It Yourself, ed è un nuovo servizio al consumatore lanciato da Gucci, nell’ottica di dare senso al suo nuovo corso: maggiore esclusività, posizionamento più alto, innovazione stilistica. Il tutto, cercando di rendere il cliente “più protagonista” del suo acquisto. DIY coinvolge il modello di borsa Dionysus alla quale il cliente può aggiungere ricami scegliendoli dal “Gucci Garden” elaborato dallo stilista Alessandro Michele, poi dettagli, finiture metalliche, colori diversi per la fodera stampata “Herbarium”, variazioni del manico in bambù e le iniziali. A scelta, ovviamente, anche il pellame, monocolore (18 le tonalità previste): coccodrillo, struzzo, pitone e moon leather. DIY parte dalla boutique di Milano e sarà reso disponibili in altri store internazionali, permettendo di personalizzare anche le sneaker Ace e le calzature Princetown. “Abbigliamento e accessori – dice Michele – devono rispecchiare il modo in cui ci si sente, uomini e donne devono sentirsi autentici e liberi di esprimere sé stessi”. Furla, invece, propone un servizio simile a Shanghai, per promuovere la sua nuova boutique in Nanjing West Road, inaugurata ieri. Forte del +60% registrato in Cina nel primo trimestre dell’anno, Furla ha presentato un’edizione limitata della borsa Metropolis e lanciato Made For You: le clienti potranno prenotare una borsa disegnata su misura e personalizzata.

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