Gucci stende gli analisti e traina Kering. Benissimo YSL, fatica Bottega Veneta

Qualcuno inizia a parlare di “tocco magico” riferendosi al modo in cui Marco Bizzarri e Alessandro Michele (nella foto), rispettivamente amministratore delegato e direttore creativo di Gucci, stanno ribaltando (in positivo) i conti della griffe e trainando i bilanci di Kering, la multinazionale francese che ne detiene la proprietà. Nel secondo trimestre 2016, infatti, Gucci ha visto le vendite crescere del 7,4%, arrivando a 1,05 miliardi di euro e “andando oltre qualsiasi stima degli analisti – spiega John Guy di MainFirst Bank AG – che ritenevano già positivo un aumento del 2,9%. Il tutto grazie a nuovi prodotti, a una migliore strategia di marchi e prezzo, e a un nuovo approccio commerciale, più esclusivo e orientato a un target più giovane”. Il risultato di Gucci ha trainato (insieme al buon andamento di Yves Saint Laurent, cresciuto del 22%) il bilancio di Kering, che nel secondo trimestre 2016 ha chiuso con un fatturato pari a 2,97 miliardi di euro, in crescita del 6,9%. Unica nota negativa, Bottega Veneta che ha peggiorato il -8,3% del primo trimestre, arrivando a -9,2%.

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