Non solo Tod’s. Quanti capolavori restaurati grazie alle griffe

La chiusura della prima fase di lavori di restauro del Colosseo è stata celebrata con una grande festa. Il gruppo Tod’s si è impegnato per complessivi 25 milioni di euro nell’operazione di restyling, iniziati nel 2013, del gioiello dell’architettura romana. Sono stati circa 300 gli ospiti per la serata d’eccezione organizzata il primo luglio dai fratelli Della Valle all’anfiteatro Flavio (nella foto, Diego Della Valle e, sullo sfondo, il Colosseo). Si attendono per il 7 luglio, invece, le celebrazioni per il 90esimo compleanno di Fendi. Quinta teatrale d’eccezione la fontana di Trevi, che la stessa griffe ha restaurato (interventi da 2 milioni di euro per i quali ci sono voluti 17 mesi di lavori) nell’ambito del programma “Fendi for Fountains”: la maison ha già annunciato l’impegno per le fontane romane del Gianicolo, del Mosè, del Ninfeo e del Peschiera. È il mondo dell’alta moda il più grande alleato dell’arte, oggi. Per rimanere all’attualità, Dolce & Gabbana, che per festeggiare i 30 anni di attività hanno in programma un calendario di eventi a Napoli, hanno versato al Comune partenopeo 50.000 euro per l’area dei Decumani, patrimonio Unesco. Allo stesso modo lo scorso aprile più di venti griffe (tra cui Armani, Gucci e Trussardi) hanno animato un’asta benefica per sostenere i lavori di restauro del Duomo di Milano. Intanto Salvatore Ferragamo con 600.000 euro ha reso possibile che gli Uffizi di Firenze rimettessero in sesto 42 tele, mentre Renzo Rosso, patron del gruppo Only the Brave, ha versato 5 milioni di euro a favore del Ponte di Rialto. Imprenditori della moda, ma anche mecenati. (rp)

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