Northampton, salva la conceria del trisnonno trasformandola in un brand di pelletteria (che usa anche le vecchie pelli)

Nel 1908 William Pearce aprì una conceria a Northampton specializzandosi in stampe a rilievo per ricreare l’effetto di pellami esotici (serpente, coccodrillo, struzzo e lucertola) sulla pelle di mucca. Un’attività florida, avviata in un edificio molto piccolo e poco dopo trasferita in un palazzo Art Déco. Nel 2003 Michael Pearson, allora amministratore delegato e pronipote di William, fu costretto a chiudere l’azienda a causa, in parte, della crisi dell’industria conciaria britannica. Dieci anni più tardi, nel 2013, la trisnipote Deborah Thomas prova a ridare vita alla conceria abbandonata, per salvare l’enorme archivio storico di campioni destinati alla discarica. Nasce così l’avventura di Doe Leather, brand che produce borse e piccola pelletteria e arricchisce ogni suo modello con dettagli decorativi tagliati dagli storici campioni di pelle stampata negli anni ‘20. Molti dei tiranti delle zip, come altri rivestimenti, sono infatti realizzati con la pelle lasciata dal trisnonno, mentre quella che dà corpo agli oggetti arriva dalle concerie britanniche e italiane. Gli oggetti in pelle sono tagliati a mano da Deborah Thomas utilizzando un coltellino da selleria. I pezzi sono cuciti utilizzando un filo di lino ricoperto di cera d’api. Il lavoro richiede sei settimane per ultimare ogni pezzo. (mvg)

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