In Argentina non c’è domanda: concerie e calzaturifici anticipano la chiusura estiva (non è la prima volta)

Non è la prima volta che capita, il che dimostra che in Argentina il trend congiunturale dell’area pelle, ieri come oggi, resta in una dimensione difficile e preoccupante. Ecco la notizia: a causa della scarsità di ordinativi, molte concerie e molti calzaturifici anticiperanno la chiusura estiva a metà dicembre e, in alcuni casi, rimarranno chiusi fino alla fine di gennaio, con la possibilità che, durante questo periodo, gli stipendi ai dipendenti non vengano pagati. A Buenos Aires segnalano che questa ipotesi non riguarda solo l’area pelle, ma coinvolge la maggior parte dei settori produttivi nazionali.

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