Brasile, per affrontare la tempesta JBS pensa a cessioni per più di 2 miliardi di euro

Che il gruppo calzaturiero Alpargatas fosse in vendita era una indiscrezione già emersa. Il passaggio a Minerva degli impianti produttivi in Paraguay, Uruguay e Argentina, invece, è una notizia ufficiale. Ma adesso, secondo una nota di Standard & Poor’s, J&F, la finanziaria che detiene la multinazionale della carne JBS, si prepara a cessioni molto più importanti. Per tenere testa ai contraccolpi finanziari dello scandalo Lava Jato (a iniziare dal pagamento del patteggiamento), la holding brasiliana dei fratelli Batista ha dato mandato a due banche per trovare acquirenti per asset per 8 miliardi di real (più di 2 miliardi di euro). Tra le società in lista di sbarco ci sarebbe anche Vigor, agroalimentare, insieme ad altre imprese delle filiere della carta e della cosmesi. Il gruppo JBS, intanto, rimescola le carte nel management. Innanzitutto assegna a un avvocato di Sao Paulo, Marcelo Proença, l’incarico di responsabile della Compliance, cioè della regolarità interna dei processi: meglio tardi che mai, dice l’adagio. E poi promuove Gilberto Xandò, dal 2011 ceo di Vigor, nel board, dove va a prendere il posto lasciato libero da Joesley Batista.

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