Brasile, negli 11 mesi cala l’export di pelli finite (-10,6%). Nel terzo trimestre, però, aumenta la disponibilità

L’associazione brasiliana della concia (CICB) non ne sarà contenta. Perché, come ama ricordare, il suo obiettivo programmatico è portare la filiera sudamericana a esportare più pellami ad alto valore aggiunto che materia prima conciaria. Il bilancio dei primi 11 mesi dell’anno dice, invece, che il fatturato estero delle pelli finite è calato del 10,6% (poco meno di un miliardo di dollari), per un corrispettivo -8,1% in volume. Nel periodo gennaio-novembre è cresciuto al contrario l’export di wet blue: +17,2% in valore (540 milioni di dollari) e +39,3% in volume. Alla concia brasiliana non mancano le occasioni per rifarsi. Secondo i dati dell’istituto nazionale di statistica (IBGE) nel terzo trimestre dell’anno l’abbattimento di bovini è aumentato del 7,6% su base annua. Grazie alla performance della zootecnia, la disponibilità di pellami interi per la filiera conciaria cresce del 4,8%.

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