Brasile, il presidente Temer contro JBS, che crolla in Borsa. Anche Minerva collabora con le autorità

Il 22 maggio le azioni JBS alla Borsa di San Paolo alle 12:30 locali perdevano il 20%. Il giorno primo avevano ceduto il 31%, mentre nella settimana precedente il 21%. A determinare il crollo del titolo sono le ripercussioni dell’ultimo scandalo giudiziario, il nastro che immortalerebbe Joesley Batista concordare con il presidente del Brasile Michel Temer (entrambi nella foto) il pagamento di una tangente. Le conseguenze non si fermano qui: mentre l’ipotesi della quotazione a New York della sussidiaria statunitense è a dir poco congelata, Moody’s ha tagliato il rating del gruppo. Intanto, come se la tempesta non fosse già abbastanza forte, lo stesso Temer ha accusato pubblicamente JBS di aver fatto profitti illeciti speculando, consapevoli di uno scandalo alle porte, sul deprezzamento del real brasiliano, mentre CVM, l’ente regolatore della Borsa paulista, ha aperto 5 indagini sul comportamento del gruppo. Anche Minerva Group, altro colosso brasiliano della carne, ha dichiarato di star collaborando con le autorità.

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