Chi compra Cinti? I portoghesi di Parfois sono gli unici in gara, ma servono altri 3 mesi per arrivare al closing

Il bando di vendita di Cinti (gruppo italiano leader del fast fashion calzaturiero) è stato prorogato di 3 mesi sulla base delle condizioni proposte dalla portoghese Parfois, l’unica ad aver presentato un’offerta formale e ad aver versato la cauzione di 390.000 euro. Il 12 giugno scorso, all’apertura delle buste per l’acquisizione di TB Holding (ex Cinti), proprietaria dei marchi Cinti e Blocco 31 e di 39 negozi, è emersa l’offerta di Parfois, società leader in Europa nella distribuzione di borse e accessori, attiva anche nella distribuzione di abbigliamento e calzature con oltre 800 punti vendita nel mondo e circa 30 in Italia. Però – come si legge in una nota del gruppo – l’offerta non è del tutto conforme ai requisiti previsti dal bando. “Le difformità riguardano principalmente l’acquisto della merce TB Holding in stock” spiega il Commissario Straordinario Fulvio Cociani (nella foto). “Invece del pagamento al momento del closing, come previsto dalla gara, Parfois ha proposto di acquistare la merce in stock con contratto estimatorio della durata di 12 mesi, assicurandone però l’esclusività in alcuni outlet, per poi passare alla distribuzione in conto vendita non più in esclusiva”. Per agevolare le trattative è stata richiesta al Tribunale di Bologna la concessione della proroga di 3 mesi del bando per arrivare al closing. “Immagino una gara sulla base delle condizioni poste da Parfois al fine di offrire le medesime opportunità a tutti” ha specificato Cociani. Il fallimento di Tb Holding pare, quindi, definitivamente scongiurato. Cociani riassume così il periodo precedente all’apertura della busta: “Nei mesi scorsi molti potenziali acquirenti si sono avvicinati con interesse alla società ma alla fine nessuno ha formalizzato la propria offerta al primo scadere del bando, alcuni perché forse non interessati al magazzino aziendale, altri per altre logiche, tra cui forse anche quelle più speculative. Contemporaneamente molti soggetti avevano ribadito in maniera formale il loro interesse a essere chiamati in caso di rilanci. Così, al secondo tentativo, si è presentata sul piatto l’offerta della portoghese Parfois”. (mv)

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