Clergerie rilancia: boutique a Parigi e New York, posizionamento, collezione Uomo e (soprattutto) sneaker

Anche le sneaker nel piano di rilancio del brand Robert Clergerie, che dopo aver nominato ad aprile Perry Oosting come ceo, ha scelto David Tourniaire-Beauciel come direttore creativo. Il marchio francese di calzature di lusso, che fa capo al fondo First Heritage Brands, braccio finanziario dei cinesi Fung Group (Delvaux e Sonia Rykiel), ha 200 dipendenti, 25 negozi e un fatturato che si aggira intorno ai 20 milioni di euro con 60% di quota export (USA al primo posto). Il fatturato è generato al 90% da scarpe da donna. La produzione è tutta made in France. “Il punto fermo resta la qualità mentre nel mercato delle calzature di lusso assistiamo a uno stretching della gamma verso il basso, c’è perfino chi vende scarpe di plastica” ha detto Perry Oosting che è impegnato nel posizionamento verso l’alto di gamma e sul bilancio. “Noi ci inseriamo nel segmento entry luxury, con prodotti un po’ più d’avanguardia rispetto alla tradizione, a prezzi che vanno dai 210-250 euro fino a 590 euro al massimo, con il core delle gamme a 340-345 euro circa. E così vogliamo portare più valore al prodotto: rimanere un marchio di lusso mantenendo però il posizionamento precedente dei prezzi”. Lo sviluppo del brand passa anche attraverso il retail: primo passo l’apertura di due punti vendita: il primo a settembre in rue Saint-Honoré 326 a Parigi, il secondo a ottobre al 901 di Madison Avenue, sulla 72ma strada di New York. Per lo sviluppo si punta alla ripresa della collezione di scarpe da uomo (attualmente interrotta) e, in proiezione futura, una linea di accessori. Ma nella nuova collezione “non mancheranno le sneaker, il mercato richiede anche questo” ha aggiunto Oosting. (mv)

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