I colossi cinesi della calzatura calano (Stella: -9,4%), il Sud Est asiatico fa il boom

Il colosso della calzatura cinese Stella International (quartier generale a Hong Kong) nel primo semestre del 2016 ha perso il 9,6% dei ricavi (722,3 milioni di dollari). Allo stesso tempo ha visto crollare del 4,5% su base annua i volumi di produzione, mentre il prezzo medio per paia di scarpe è passato da 28,5 a 27,1 dollari. A inizio anno Stella International ha chiuso uno stabilimento a Dongguan da 10.000 impiegati: il crescente costo della forza lavoro è la ragione principale della scelta. Ora i vertici aziendali annunciano che nel piano di rilancio ci sono ulteriori chiusure in Cina a favore di nuove delocalizzazioni. A beneficiare della fuga produttiva da Pechino è il Sud Est asiatico. A rimarcare il buon periodo del Vietnam (+6% export di calzature nei primi 5 mesi del 2016 e PIL +5%) arriva una notizia da Parigi. Lectra, leader mondiale per le soluzioni tecnologiche per aziende che impiegano tessuti e pelli, annuncia l’apertura della filiale Lectra Vietnam. I dati sull’export cambogiano di calzature e accessori, intanto, nel primo trimestre 2016 confermano l’assunto. Il giro d’affari è schizzato del 39% in un anno, crescendo da 1,5 a 2 miliardi di dollari. Allo stesso modo secondo dati governativi il numero di calzaturifici attivi in Cambogia è passato dalle 626 unità di fine 2014 alle 699 di oggi, con un balzo percentuale dell’11,7%. (rp)

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