La crisi resuscita i mestieri della scarpa: a Palermo in 60 (anche laureati) per 15 posti da sciuscià

Per la maggior parte sono diplomati, ma ci sono anche laureati e undici donne. Provengono da ogni parte della Sicilia e sono di tutte le età da 21 a 61 anni. Sono gli oltre sessanta i candidati, per 15 posti, che sperano di superare la selezione per diventare lustrascarpe promossa da Confartigianato Palermo. In Italia ci sono diversi casi di ex professionisti che si sono messi a fare il lustrascarpe. Nel capoluogo siciliano sono già iniziati i colloqui per il primo gruppo di candidati, il primo e due febbraio toccherà al secondo gruppo. Ognuno con la sua storia personale, ma tutti in cerca di un lavoro. “Ogni occasione è buona” dicono e nessuno di loro pensa che il mestiere di lustrascarpe sia un lavoro non dignitoso. I selezionati saranno formati da storici artigiani con un corso gratuito e poi entreranno a far parte di una cooperativa che gestirà le dieci “postazioni” previste nei punti nevralgici di Palermo. I costi della cooperativa verranno coperti da Confartigianato. Per il presidente dell’associazione Palermo Nunzio Reina questa iniziativa “permetterà di far rivivere questo antico mestiere ormai dimenticato. Siamo positivamente sbalorditi dal numero di candidature arrivate perché ciò vuol dire che le antiche tradizioni possono rivivere sia grazie ai giovani sia grazie a coloro che hanno già lavorato nel settore e possono rimettersi in gioco”. (mv)

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