Marche, dopo solo 3 anni di attività il calzaturificio Alma presenta richiesta di concordato preventivo

Un’altra azienda in crisi nel distretto calzaturiero marchigiano: Alma di Montecosaro (Macerata) ha presentato la richiesta di concordato preventivo. Ieri mattina, al ritorno dopo il ponte di lunedì 30 aprile, i dipendenti non hanno ripreso l’attività produttiva, ma sono stati convocati in un’assemblea dove sono stati messi al corrente della situazione. Nelle prossime ore la proprietà aziendale, la famiglia Sagripanti, e i sindacati si incontreranno per cercare una soluzione. A fine ottobre l’azienda occupava 92 dipendenti, ma aveva dichiarato 40 esuberi. Era invece il 18 settembre 2014 quando è stata annunciata la nascita di Alma, che ha iniziato ad operare il primo gennaio 2015. Alma è nata dalla fusione tra Manas (nata nel 1956) e Alfiere, aziende che avevano la stessa compagine sociale visto che i soci di riferimento erano le famiglie di Marino, Nazzareno e Angelo Sagripanti. Alma ha puntato al rafforzamento dei marchi Manas, Lea Foscati e Khriò. C’erano tutte le premesse per competere sul mercato calzaturiero. La nuova azienda, però, non è mai decollata del tutto, anche a causa dei continui cambiamento di mercato. La sfida è durata 3 anni e qualche mese. L’azienda aveva chiuso il 2016 con oltre 26 milioni di fatturato ma con una perdita che superava i 3 milioni di euro. Ora il futuro è incerto. (mv)

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