Marche: la Russia ritorna, ma la scarpa non sorride. Nel primo semestre l’export scende ancora

Questa volta la Russia non c’entra. Nel primo semestre 2017 (dati Assocalzaturifici), nonostante Mosca sia tornata a comprare scarpe made in Marche, l’export è sceso del 2,2%. Macerata (-7%) è più in crisi di Fermo (-0,5%). Il primo trimestre si era chiuso con una minima flessione regionale (-0,1%) che si è ampliata da aprile a giugno, periodo conclusosi con un arretramento del 5,3%. Non è colpa della Russia che, nei primi sei mesi del 2017, ha visto aumentare gli acquisti del 22,6%. Ma tra i primi quattro mercati di destinazione è l’unico in positivo. Il primo mercato è la Germania, che ha perso il 5,5%, il terzo sono gli Stati Uniti (-8,8%), e il quarto la Francia (-3,2%). Al quinto posto la Svizzera (+17,8%). È l’Europa a voltare le spalle alle Marche. Oltre a Germania e Francia, pesanti cadute anche per Belgio (-11,8%), Olanda (-12,4%) e Spagna (-5,2%). La buona performance della Cina (+9,7%) è annullata dalla pessima di Hong Kong (-19,8%). Nello stesso semestre l’import è sceso del 7%. I numeri negativi si riflettono anche sull’occupazione: 548 posti di lavoro persi e 41 aziende in meno nella filiera. (mv)

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