Obuv è iniziato: prime ore di “studio” e cauto ottimismo. “Tante criticità, ma più fiducia”

Non è stata una partenza sprint, quella di stamattina, per Obuv, il salone di calzatura e pelletteria iniziato a Expocentre di Mosca (chiuderà venerdì) con 150 calzaturifici italiani e una quarantina di pelletterie. Tante le variabili da valutare. Tantissime le conferme da ricercare in un mercato nel quale i buyer rimasti attivi sono i più grandi e organizzati. “È ovviamente ancora presto per individuare un andamento della fiera” ci dicono da Fabi. “Siamo molto curiosi di vedere come andrà, in particolare per il nostro marchio Barracuda che presentiamo per la prima volta, sulle ali del buon riscontro che sta avendo nell’area CSI”. Per gli ordini ci sarà da aspettare almeno domani visto che i visitatori preferiscono girare tra gli stand, valutare prodotti e prezzo e confrontare le varie proposte prima di effettuarli. Il recupero degli acquisti di Mosca induce a un cauto ottimismo. “Nell’area CSI continuiamo a registrare una ripresa incoraggiante degli ordinativi” ha dichiarato Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici. “Il ritorno ai livelli di export del 2013 è ancora lontano. Nonostante lo scenario sia ancora caratterizzato da criticità su più fronti e da un generalizzato atteggiamento di prudenza, si respira, però, un certo ottimismo che permette di guardare con più fiducia al futuro all’insegna di una maggiore stabilità sul mercato”. (mv)

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