Rivoluzione L’Autre Chose. Alleanza con Farfetch e LuisaViaRoma, un nuovo CEO

Nuove strategie digitali e nuovo CEO per il brand L’Autre Chose, controllato all’84% da Sator Private Equity Fund. Alice Carli (nella foto), ex Furla ed ex Peuterey, è il nuovo amministratore delegato. Prende il posto di Erika Filipponi, in carica dal 2016. Il brand con sede a Porto Sant’Elpidio (Fermo), che produce e distribuisce calzature e abbigliamento e accessori donna di fascia alta, vuole crescere sul digitale e, durante gli ultimi mesi in cui è stato guidato da Erika Filipponi, ha siglato due parthership con altrettanti player specializzati. Il primo è Farfetch, marketplace inglese, dove è in vendita la nuova collezione. L’altro è LuisaViaRoma. Nella boutique di Firenze è presente una speciale installazione del digital artist newyorkese Frank J Guzzone che comprende una capsule collection esclusiva, mentre una selezione dei principali modelli vengono inseriti presso lo store fisico e online di LVR. Fondata nel 1959 dalla famiglia Boccaccini, l’azienda ha visto l’ingresso al 49% del fondo Sator Private Equity Fund (Sator) nel 2013. Da allora gli investimenti effettuati sono stati significativi nel canale retail, raddoppiando le boutique monomarca e il rafforzamento del management della società. Il primo agosto 2016 Sator ha acquisito la maggioranza, raggiungendo l’84% del capitale. Il nome dell’azienda è cambiato da Boccaccini (che produceva il brand L’Autre Chose) a L’Autre Chose. Il volume d’affari è di circa 14 milioni di euro (70% ottenuto in Italia) di cui l’11% tramite le vendite online che nell’ultimo esercizio chiuso a fine marzo è cresciuto del 18% rispetto al precedente. (mv)

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