Scarpa francese che vacilla: Boissy licenzia parte dei dipendenti di Chaussures Maurice, acquisita nel 2016

Licenziamenti in vista per lo storico produttore francese di calzature Boissy, con sede a Laussonne. È stata avviata una procedura per tagliare 9 dei 41 lavoratori a domicilio dell’azienda. Altri posti di lavoro sarebbero a rischio, a causa della chiusura del laboratorio di Chaussures Maurice a Cholet, acquisita da Boissy nel 2016 nel tentativo di ridare slancio all’attività. Una decisione presa dai nuovi proprietari dell’azienda, Anne et Yves Poitoux, che nel 2015 hanno acquisito il calzaturificio da Albert Boissy. La crisi aziendale viene spiegata da due fattori: il calo delle vendite dei mocassini, il tradizionale prodotto di Boissy, schiacciati dalla concorrenza asiatica; “l’errata scelta di concentrare tutto a Laussonne, per poter aumentare la produzione, mentre sarebbe stato opportuno fare il contrario e incrementare la produzione degli articoli di Chaussures Maurice” ha dichiarato Yves Poitoux secondo quanto riportato dal sito Leveil. Con i 9 licenziamenti la compagnia tornerà ad avere 97 dipendenti, quelli che aveva nel 2016 al momento dell’operazione. (mv)

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