Spagna, nel primo semestre l’export dice più volumi, ma meno valore. Il saldo commerciale è negativo

Il primo semestre della scarpa spagnola: per l’export più volumi e meno valore rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre per l’import è accaduto l’esatto contrario. La bilancia commerciale è negativa: le paia importate sono quasi il doppio di quelle esportate. Secondo i numeri forniti dalla direzione generale delle dogane, le esportazioni di calzature “made in Spain” hanno toccato le 87 milioni di paia (+2,3% sui primi sei mesi dell’anno scorso) per un valore di oltre 1,376 miliardi di euro (-1,32%), con un prezzo medio di 15,82 euro al paio. Una statistica che potrebbe essere influenzata dal crescente boom delle espadrillas. I principali acquirenti sono stati, nell’ordine: Francia, Italia, Germania, USA e Portogallo. Ma Italia e Germania sono andate meglio di Francia o Regno Unito. Nello stesso semestre la Spagna ha importato oltre 160 milioni di paia di scarpe (-1,91%) per un controvalore di 1,438 miliardi di euro (+3,7%). Prezzo medio 8,98 euro al paio. Cina, Vietnam, Italia, Paesi Bassi e Belgio i fornitori più importanti. (mv)

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