“Sul prezzo non molliamo”: la calzatura messicana si oppone (o almeno ci prova) alle tensioni ribassiste

Resistere, resistere, resistere. La calzatura messicana è di fronte a una pressione ribassista sui prezzi che erode margini e possibilità di investire. Ciononostante, è pronta a menar battaglia. Lo ha detto Luis Gerardo Gonzalez, presidente della Camera dei Calzaturieri (CICEG) dello stato del Guanajuato, in un intervento ripreso dal portale cueroamerica.com. Il presidente camerale segnala due problemi della filiera nazionale: la concentrazione della distribuzione e la perdita di valore aggregato. Le cose vanno di pari passo, perché se in generale si è assistito a un’inflazione dei costi che non ha permesso ai calzaturieri di investire e aumentare i salari, dall’altro la contrazione del mercato ha permesso a pochi acquirenti di aumentare il loro potere negoziale: “Non si interessano delle condizioni lavorative, della legalità e della qualità – dice Gonzalez –, ma chiedono solo prezzo basso”. Proprio in questi giorni il ministro portoghese dell’Economia ha spiegato come non cedere alle pulsioni ribassiste abbia salvato la filiera lusitana dalla scomparsa. Quella messicana, anche grazie a un programma di internazionalizzazione, intende rimanere in sella.

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