Vigevano soffre: 39 richieste di mobilità da Moreschi, 13 licenziamenti al Suolificio Silvy

La crisi della scarpa tocca Vigevano. Il calzaturificio Moreschi ha annunciato la necessità di ricorrere alla mobilità per 39 dei suoi 266 dipendenti. La riduzione del personale riguarderà il reparto orlatura, composto quasi esclusivamente da donne, a cui si aggiungeranno altre 3 addette, e dovrebbe scattare a dicembre quando a fronte delle 3 linee oggi impegnate ne rimarrebbe attiva una soltanto. Il tema è stato affrontato nel corso dell’Assemblea Sindacale svoltasi lunedì scorso, mentre un’altra è in programma lunedì prossimo, quando i sindacati metteranno sul tavolo la possibilità di ricorrere alla Cassa Integrazione Straordinaria che consentirebbe un ricollocamento dei lavoratori. Moreschi sta sviluppando il piano industriale 2017-2019, inserendo alcune figure manageriali e implementando una politica di spending review. “Puntiamo ad accelerare sul prodotto, ad esempio avvicinandoci di più ai valori ideali dei clienti, anche in termini di prezzo” aveva detto di recente a MFF Mario Moreschi, direttore operativo del marchio. Difficoltà crescenti si stanno incontrando anche presso il vicino suolificio Silvy, che nelle scorse settimane ha licenziato 13 dipendenti dopo una crisi iniziata qualche anno fa e culminata lo scorso settembre con la richiesta di licenziamenti. Il problema principale, come hanno spiegato in questi mesi i rappresentanti dei lavoratori ai media locali, sarebbe legato al fatto che “i produttori impegnati con i grandi marchi si vedono imposti i fornitori, i quali avrebbero spesso sede all’estero”. Nonostante non siano ancora state presentate procedure di fallimento, emerge anche la preoccupazione per una possibile chiusura definitiva dell’azienda vigevanese.

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