Caro vecchio treno: parte la prima tratta commerciale Italia-Cina su rotaia. “Sarà molto importante per la moda”

Più veloce (ma più cara) della nave, meno costosa (ma più lenta) dell’aereo. È stata inaugurata la nuova (e prima) tratta ferroviaria Italia-Cina: si parte da Mortara (Pavia) e si arriva a Chengdu. Per ora è previsto un viaggio di andata e ritorno alla settimana, ma entro il prossimo anno le percorrenze diventeranno 2-3 alla settimana e per il 2020 si parla di 20 convogli ogni sette giorni con conseguente riduzione dei prezzi di spedizione. La prima tratta Italia-Cina, partita martedì scorso è stata affrontata da un convoglio composto da 17 vagoni e 34 container da 40 piedi che, dal polo logistico di Mortara attraverserà Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakistan per arrivare, dopo 10.800 chilometri, a Chengdu, capitale del Sichuan. Tempo impiegato: 18-22 giorni rispetto ai 35-45 delle navi. Di più veloce c’è solo l’aereo (7-10 giorni), ma con costi notevolmente superiori. A dicembre è previsto il viaggio di ritorno. Sono partiti macchinari, mobili, prodotti in metallo, piastrelle e automobili, ma, come assicura il vicegovernatore della regione Lombardia (che ha investito 10 milioni di euro) e assessore Fabrizio Sala, “sarà molto importante per la moda”. Auto, abbigliamento, calzatura, pelletteria, vini, cibi, mobili italiani andranno in Cina. Elettronica, elettrodomestici, impianti fotovoltaici e accessori in pelle arriveranno in Italia. A volere questo treno è stato Changjiu Group, gruppo cinese con oltre 20 miliardi di fatturato e quotato alla Borsa di Shanghai, attraverso Changjiu Logistics. L’investimento complessivo sarebbe pari a 140 miliardi di euro. La società vuole sfruttare l’impennata dell’interscambio via ferrovia tra Europa e Cina cresciuto del 165% dal 2014. Quello con l’Italia, infatti, è il tredicesimo collegamento ferroviario merci diretto tra Europa e Cina. In tutto sono circa 50 le linee che si diramano da queste rotte e 22 le città cinesi collegate. Dopo le ferrovie, Pechino investirà anche nei porti europei. Come dimostra l’ingresso dei cinesi di Cosco Shipping come azionista di maggioranza di PPA, l’Autorità Portuale del Pireo, il porto di Atene.

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