Le concerie a norma di legge ad Hebei sono 326. Per le altre (e per chi fa il furbo) in arrivo sanzioni

Alla fine, di concerie ad Hebei ne rimangono 326. Il ministero per le Politiche Ambientali di Pechino lo scorso 13 giugno ha pubblicato un report sullo stato di avanzamento del percorso di modernizzazione dell’industria cinese, cioè sul processo iniziato nel 2014 di ripulitura (nel senso letterale) del tessuto manifatturiero locale. L’iter, ve ne abbiamo scritto in più occasioni, ha previsto il riposizionamento del made in China nella geografia mondiale e non è stato indolore: i bollettini di guerra delle imprese costrette alla chiusura si sono susseguiti regolari. Ora, grazie a un report divulgato dal governo della Repubblica Popolare e ripreso da CLIA (l’associazione cinese della concia) e APLF (l’ente fieristico che organizza la kermesse di Hong Kong), sappiamo che le concerie di Hebei operanti secondo i criteri di legge sono 326. Per le altre, quelle che ancora non si sono adeguate e quelle che saranno scoperte a barare sui numeri, si annunciano severe sanzioni.

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