Compra un divano da 1.600 euro, 4 anni dopo il rivestimento non regge: il bonded leather fa un’altra vittima in Inghilterra

Adesso è la parola di uno contro quella dell’altro: perché il produttore britannico di imbottito assicura di aver dato al cliente tutti gli elementi per valutare le caratteristiche del modello acquistato; l’acquirente, invece, giura che, no, quando ha comprato il suo divano le era stato detto che il rivestimento fosse in pelle, non in una sorta di sottocategoria della pelle. Il mito del “bonded leather” miete un’altra vittima. Questa volta il caso, raccontato da Chronicle Live, non arriva dagli Stati Uniti, mercato che ci ha abituato a questo tipo di notizie, ma dall’Inghilterra, più precisamente dalla zona di Sunderland. Qui la signora Debbie 4 anni fa ha comprato un divano della linea “Endurance”: pagandolo la bellezza di 1.400 sterline (1.600 euro al cambio attuale), la donna pensava di aver fatto un acquisto destinato a durare negli anni. Invece, a distanza di breve tempo, il sofà ha cominciato a sviluppare macchie sul rivestimento che poco si addicono alla pelle. A questo punto i nodi sono venuti al pettine: contattato il produttore per ricevere assistenza, Debbie ha scoperto che la copertura (un’esclusiva di SCS) è, in realtà, in un materiale “composito che contiene prodotti sintetici”. Chronicle Live sintetizza: “Il prodotto non è al 100% in pelle”. L’esperienza ci insegna che l’equivoco ha già creato molti problemi. Il rigenerato di fibre di cuoio non garantisce affatto le stesse prestazioni della pelle. (foto da Chronicle Live)

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