Nuovo ceo, acquisizioni, mercati esteri e (forse) Borsa: i piani di Calligaris per diventare un big brand

Calligaris lancia la sfida ai mercati internazionali puntando su un nuovo CEO, Stefano Rosa Uliana, 15 anni di esperienza in Elica in America, e nuove acquisizioni, per continuare a crescere dopo aver chiuso il 2017 con 140 milioni di euro di fatturato. Oggi l’azienda, fondata nel 1923 a Manzano in provincia di Udine e attiva nel settore dell’arredamento e del mobile imbottito di alta gamma, detiene 640 punti vendita in 100 Paesi con tre marchi, lo storico Calligaris, Connubia, dedicato alla commercializzazione nei negozi multimarca e Ditre, azienda trevigiana che produce divani e poltrone, acquisita dalla stessa Calligaris (con l’85% delle quote) nel dicembre 2017. Ad agosto 2018 la Calligaris è passata per l’80% al fondo Alpha Private Equity 7 mentre il 20% è rimasto alla famiglia di Alessandro Calligaris, che continua ad essere il presidente del gruppo. Dopo il lavoro fatto in questi anni da Calligaris per ridisegnare la rete di vendita e integrare innovazione di prodotto e riposizionamento del marchio, probabilmente nei piani di Uliana c’è una futura quotazione in Borsa. Questo passaggio però necessita di un ulteriore rafforzamento, che prevede nuove acquisizioni e fusioni nell’ambito della filiera del living di alta gamma nel quale Calligaris è specializzata, ed un consolidamento delle esportazioni che rappresentano il 70% del fatturato. Bisogna confermare i dati positivi ottenuti dalle vendite in Francia, Regno Unito e Stati Uniti, Regno Unito e Francia, ma soprattutto posizionarsi in maniera imponente sul mercato cinese e asiatico. (aa)

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