Cosa succede a Italian Leather e al lusso, cosa dice Beccari

Cosa succede a Italian Leather e al lusso, cosa dice Beccari

Domande trasversali. Risposte ecumeniche. Le prime sono declinate al tempo presente, ma riguardano il futuro e cercano di capire cosa succede a due mondi piuttosto distanti. Quello di una conceria pugliese, da un lato. Quello del segmento di riferimento per la filiera della pelle, dall’altro. Le seconde, invece, arrivano dalla voce di un manager italiano che ha messo radici nel più grande gruppo al mondo del lusso. Benvenuti nella bolla delle top news degli ultimi sette giorni.

Cosa succede a Italian Leather

In sintesi: Italian Leather, conceria di Monopoli, è in concordato preventivo, ha evitato il licenziamento collettivo e continua la ricerca di un investitore. Ve lo abbiamo raccontato qui. A proposito di investitori, qualcuno ha ipotizzato che uno di quelli in lizza potesse essere Antonio Filograna Sergio, deus ex machina del progetto Leo Shoes (e non solo). Il diretto interessato, in questa intervista, però, ci ha spiegato per bene come stanno le cose.

 

 

Cosa succede al lusso

Dopo anni di risultati eccellenti dei gruppi del lusso in boutique e in borsa, si cominciano ad alzare voci critiche. Per esempio, quella del Financial Times, di Citi e altri, come vi abbiamo raccontato qui.

Cosa dice Beccari

“Il lusso (…) non si inventa. È tale se c’è una tradizione dietro, quindi passeranno ancora molte generazioni perché ci siano delle dimensioni del lusso che non siano italiane o francesi”. Così parlò Pietro Beccari, CEO di Louis Vuitton, come potete leggere qui.

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