Pierpaolo Piccioli è il nuovo direttore creativo di Balenciaga

Pierpaolo Piccioli è il nuovo direttore creativo di Balenciaga

Pierpaolo Piccioli è il nuovo direttore creativo di Balenciaga. Lo stilista romano succede a Demna Gvasalia, che era stato nominato da Gucci due mesi fa. “Designer affermato e rispettato, maestro dell’alta moda, Pierpaolo Piccioli porterà la sua visione creativa unica e la sua vasta esperienza da Balenciaga, facendo leva sui punti di forza e sul successo ottenuti dal brand nell’ultimo decennio sotto la direzione creativa di Demna e in continuità con l’eredità di Cristóbal Balenciaga e della storica maison parigina”, ha sottolineato Kering in una nota. Anche l’ultima sedia si riempie. Ma questo è, a tutti gli effetti, quello che si chiama il gioco dei contrappesi.

Chi è

Pierpaolo Piccioli presenterà le sue prime creazioni per Balenciaga non prima di ottobre. Dopo la collezione d’alta moda già in calendario a luglio, l’ultima a guida Demna. Nato a Nettuno nel 1967, inizia a lavorare per Brunello Cucinelli. Ma il vero salto Pierpaolo Piccioli lo fa nel reparto accessori di Fendi, nel 1990, dove passerà otto anni. Proprio da Fendi incontra Maria Grazia Chiuri, con cui si trasferirà da Valentino, dopo che nel 1998 Monsieur Garavani li chiama a sviluppare la divisione degli accessori. È loro il merito di aver creato la linea Rockstud: accessori iconici caratterizzati da borchie. Fino al 2016, quando Maria Grazia Chiuri lascia Valentino per andare da Dior. Pierpaolo Piccioli diventa così direttore creativo della maison. Poi l’uscita, a marzo 2024, dopo venticinque anni.

 

 

La nomina

Ora la nomina da Balenciaga, con cui Kering spera di invertire la rotta. Da sempre attento all’uso dei colori, quella di Piccioli è un’estetica che tiene insieme rigore e armonia. Per le sue creazioni da Valentino ha sempre preferito linee fluide, puntando sull’esercizio stilistico. Va anche detto che negli anni Piccioli non ha abituato il mondo della moda a narrazioni specifiche, ed è proprio questo il punto di rottura con il suo predecessore. Mentre da Balenciaga Demna ha portato avanti un racconto distopico, di critica, sempre al limiti del mettibile, Piccioli non ha fatto lo stesso per Valentino. Non una scelta in continuità, quindi. Ora che Demna è da Gucci serviva una mossa per riequilibrare. L’altro punto di domanda sono gli accessori, su cui Balenciaga ha enorme margine di crescita: non sarà semplice imprimere un colpo di mano dopo il dominio di Gvasalia. Ma il passato da Fendi e Valentino potrebbe giocare a suo favore.

Foto Balenciaga

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