Turni di lavoro di 16 ore, condizioni igieniche pessime, clima di prevaricazione e di violenza. Un’inchiesta giornalistica della Associated Press svela il sistema schiavistico di lavoro che sorregge l’industria tailandese dei gamberetti. È grazie a queste premesse, tollerate dalle autorità, che il Paese asiatico, tra i principali fornitori di crostacei al mondo, alimenta un export da 7 miliardi di dollari l’anno. Per fornire manovalanza alle imprese del settore è in piedi un traffico umano che importa operai da Laos, Cambogia e Birmania. Gamberetti di provenienza tailandese, stando all’inchiesta AP, sono in commercio anche negli USA e in UE, inclusa l’Italia. (rp)
Carne pericolosa? Sapeste cosa c’è dietro i gamberetti tailandesi…
