Nel corso di un reportage sull’economia nazionale nigeriana, l’agenzia Bloomberg ha citato specificatamente le difficoltà crescenti del settore conciario, messo in ginocchio dalla carenza di infrastrutture e dalla stretta valutaria. Il caso principale è quello di un’azienda nel nord del Paese alle soglie della bancarotta, Kano Multi Tan Ltd, con sede nella città di Kano, con 30 anni di attività alle spalle. Il proprietario, Safiyanu Baba, spiega che “i nostri concorrenti da altre parti nel mondo non hanno problemi nel rifornimento di energia elettrica o idrica, o di efficienza delle strade. Nessuno qui produce più alle sue massime capacità, alcuni hanno chiuso come sto facendo io, altri hanno licenziato i dipendenti”. Le 40 concerie attive in Nigeria attorno al 1980, secondo i dati dell’associazione di categoria, ne sono rimaste meno di 10. Le restrizioni bancarie dovute al crollo della valuta locale, hanno inoltre reso arduo importare materie prime. (pt)
Nigeria: concerie in ginocchio
