Non solo Brexit: in Olanda, Polonia, Francia, Danimarca e Svezia cresce la voglia di mollare Bruxelles

Le sanzioni commerciali verso la Russia contribuiscono ad aumentare il fronte antieuropeista e all’orizzonte appare Nexit, l’uscita dell’Olanda dalla UE. “Due anni fa, uno studio indipendente sui benefici dell’uscita del Paese dall’Unione ha mostrato chiaramente che i Paesi Bassi ne trarrebbero un vantaggio sul piano economico. Anche gli olandesi hanno trovato interessante la Brexit e vorrebbero seguire l’esempio degli inglesi” ha detto Tom van Grienken, 29 anni, capo del partito nazionalista belga fiammingo Vlaams Belang. Il 2 ottobre l’euroscetticismo verrà “pesato” in Austria, dove si ripeteranno le presidenziali, e in Ungheria, dove si voterà per il referendum sulle decisioni europee in merito all’immigrazione. A marzo 2017 toccherà proprio all’Olanda, dove viene dato per favorito il PVV, il Partito della Libertà. Qualora vincesse, ha già dichiarato che si farà il referendum Nexit. A maggio Marine Le Pen tenterà il colpaccio per l’Eliseo francese. Risultati elettorali che potrebbero far deflagrare l’Europa già minacciata ad Est e a Nord. In Polonia governa un partito euroscettico, nella Repubblica Ceca il presidente Zeman vuole promuovere un referendum per uscire da Ue e addirittura dalla Nato e in Danimarca, Finlandia e Svezia i partiti antieuropeisti raccolgono consensi. C’è poco da star tranquilli… (mv)

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