La borsa dice no alla guerra dei dazi con gli USA. D’Alessandro (Aimpes): “Servono buon senso ed Europa forte”

“Il tempo per negoziare una soluzione c’è. L’Europa si dimostri, oltre che una potenza economica, anche una potenza politica, ed eviti un’escalation di dazi e contro-dazi con Washington”. Danny D’Alessandro, direttore generale di Aimpes (l’associazione di categoria della pelletteria italiana) e ceo di Mipel (la fiera internazionale di riferimento per l’accessorio), guarda con timore al levarsi di venti di (possibili) guerre commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. Scenario, ve lo raccontiamo sul numero 10 de La Conceria (in distribuzione), che non piace a nessuna delle filiere moda delle due sponde nord dell’Atlantico. “L’interscambio tra USA e UE è troppo importante per essere messo a repentaglio – continua D’Alessandro –, oltretutto sarebbe avventato farlo in una fase di rilancio”. Il bilancio preconsuntivo di Aimpes racconta come nel 2017 l’export di accessori italiani verso gli States sia cresciuto del 4,4% in valore e del 3,7% in volume. “Con nuovi eventuali dazi il prezzo del prodotto crescerebbe non si capisce a vantaggio di chi – conclude D’Alessandro –. Certo non degli States, la cui manifattura non soddisfa la domanda di mercato di accessori. C’è tempo per negoziare, è ora di gettare acqua sul fuoco”. (foto da pinterest)

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