Nike, il primo trimestre è negativo: calano le vendite di scarpe in Nord America, crollano gli utili

Il giro d’affari è di 9,1 miliardi di dollari, in linea con i risultati dell’anno precedente, ma leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti. L’utile netto (950 milioni di dollari), però, cala del 24% su base annua. I risultati del primo trimestre dell’anno fiscale in corso dicono che per Nike è necessario un momento di riflessione. A tirare in giù i conti ci sono soprattutto i risultati sul mercato nordamericano: qui, dove la concorrenza di Adidas si fa più agguerrita, le calzature perdono il 3% del giro d’affari (da 2,5 a 2,4 miliardi di dollari). Il ceo del gruppo, Mark Parker, non si scompone e assicura che nel 2018 la crescita sarà assicurata “dalla forza del nostro marchio e dal potere dei nostri prodotti innovativi”. A proposito di novità, il gruppo Nike ha presentato con una certa enfasi “Flyleather”, materiale composto al 50% dal riutilizzo di scarti di lavorazione della pelle. Secondo l’azienda, il tessuto promette di essere più durevole e sostenibile della pelle. Sul punto, nutriamo qualche perplessità. Ma di questo vi parleremo a tempo debito.

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