Il modello di Fontana Milano 1915: c’è chi fa 8 collezioni, “noi facciamo pezzi unici. E formiamo giovani con entusiasmo”

Se c’è una cosa sulla quale Fontana Milano 1915 non ha intenzione derogare, è il modello di produzione e il tempo che questo richiede: “Diciamolo subito, le nostre borse non sono accessorie, ma protagoniste, perché interpretano lo stile di un marchio”. Lo spiegano a L’Economia Michele e Paolo Massa, rispettivamente 60 e 59 anni, terza generazione di una dinastia di pellettieri nata a Firenze e trasferitasi a Milano dopo la guerra. “Noi dobbiamo essere cercati perché non facciamo collezioni, ma progetti unici che il tempo non fa scadere”, assicurano, oggi che la moda corre veloce e c’è chi presenta 8 collezioni l’anno. Cuore pulsante di Fontana Milano è la sede in via Trebbia, un palazzo dove sono concentrati gli uffici e la produzione e da dove ogni anno escono 850.000 pezzi: “Il 15% per Fontana Milano 1915, l’85% per i grandi marchi con cui abbiamo rapporti più che decennali grazie alla certezza data dalla nostra qualità – continuano i Massa –. Inoltre, facciamo ricerche e sviluppo per il nostro marchio, ma ne traggono vantaggio anche gli altri. Perché vogliamo creare un futuro per questa azienda”. Quando il fashion system italiano denuncia il problema del turnover generazionale, i Massa hanno già trovato la propria soluzione: “Delle 300 persone che lavorano qua, la metà sono giovani che affiancano gli adulti come in una scuola di mestieri”, raccontano. Perché ai ragazzi piace un lavoro “fatto al meglio” e “con fierezza”? “Perché è una storia vera: qui dentro trovano la realtà”.

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