Trade War, tra i due concorrenti (USA e Cina) il Vietnam gode

The winner is… Vietnam. Per molti, per non dire tutti, il vero vincitore della guerra commerciale tra USA e Cina è il Paese del Far East dove, non senza difficoltà, i fabbricanti statunitensi hanno trasferito o stanno trasferendo parte della produzione prima effettuata a Pechino.

E l’export vola
Secondo Lefaso, l’associazione vietnamita dei produttori di pelle, scarpe e borse, nel primo semestre 2019 l’export è salito del 14,2% su base annua, arrivando a 8,8 miliardi di dollari. Lo rende noto l’agenzia di stampa Xinhua. Nel periodo gennaio-giugno, i maggiori importatori di calzature vietnamite sono stati USA, UE, Cina, Giappone e Corea del Sud. L’export di borse, portafogli, valigie, cappelli e ombrelli è cresciuto del 12%.

Prospettive
Le previsioni per il futuro sono ottimistiche. Lefaso si attende, in virtù della progressiva crescita degli ordini stranieri, un aumento dell’export a fine 2019 del 10-11%. Altro motivo che induce ad essere fiduciosi è la firma dell’accordo commerciale Vietnam-UE del 30 giugno scorso. L’obiettivo dell’associazione è quello di raggiungere 54 miliardi di dollari di esportazioni di pelletteria e calzature entro il 2030.

Le sfide
Ma l’industria locale dovrà superare alcune sfide. Le ha elencate Nguyen Duc Thuân,  presidente di Lefaso, a lecourrier.vn: bassi profitti che limitano il dinamismo delle aziende vietnamite, aumento dei costi per adeguarsi agli standard di responsabilità sociale, salvaguardia dell’ambiente e rispetto delle procedure burocratiche. Il prodotto in pelle vietnamita, inoltre, soffre della circostanza che la principale quota di mercato dell’export calzaturiero è in mani straniere, mentre pesano la mancanza di capitale, tecnologia, risorse umane di alta qualità e capacità di governance. (mv)

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