Automotive: Faurecia cresce grazie agli interni in pelle. Supply chain (in questo momento) a confronto sotto la Tour Eiffel

L’automotive, nonostante in queste ultime settimane risenta di un minimo rallentamento, rappresenta la destinazione più concreta e solida per la conceria. Il caso dei francesi di Faurecia, multinazionale specializzata nella fornitura non solo di interni, ma anche di sistemi elettronici e tecnologie per il controllo delle emissioni, è emblematico. Nel terzo trimestre 2016 il giro d’affari è cresciuto del 3,7% a cambi costanti, ma a determinare la positività del dato è stata esclusivamente la divisione “automotive seating”: 1,5 miliardi di euro, per una crescita del 9,4%. Ottima la performance USA: +8%. Esplosiva quella asiatica: +16%. “Trainanti – comunica l’azienda – sono stati alcuni nuovi programmi produttivi dei clienti, in particolare Renault, Nissan, Ford e BMW”. Intanto, in questo preciso momento, a Parigi, il mondo degli interni in pelle è sotto i riflettori dell’Automotive Leather Supply Chain Conference, organizzato da ILM (International Leather Maker). Fino a questa sera, presso l’Hotel Le Meurice, spazio al dibattito su presente e futuro della filiera. Sono presenti alcuni tra i principali player di settore. Si parla di tecnologia, chimica e sostenibilità (Lectra, Stahl, TFL, Wolldorf Leather) e si mette l’accento sul punto di vista di utilizzatori della pelle e clienti con gli interventi, oltre che di Faurecia, anche di GST, Audi e Bentley.

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