Automotive, primo trimestre in perdita (ma meno del previsto) per Adient: chiusi contratti con Ford e BMW

Il 2019 si apre in perdita, ma in modo inferiore al passato, per Adient. Il colosso mondiale nella fornitura di sedili per automobili ha chiuso il primo trimestre del nuovo anno fiscale con una perdita di 17 milioni di dollari. Dato indubbiamente negativo, ma che tuttavia rappresenta un miglioramento rispetto al rosso da 199 milioni dell’anno precedente. L’azienda statunitense ha avviato un profondo piano di risanamento iniziato con il cambio di amministratore delegato lo scorso 1° ottobre, quando è stato nominato Douglas Del Grosso. A pesare sui risultati del segmento “sedili” sarebbero stati i maggiori costi di trasporto e l’aumento delle spese per la promozione di nuovi prodotti, a cui si sommerebbe un prezzo della materia prima più elevato. Il segmento “strutture e meccanismi” avrebbe invece risentito del minor volume d’affari infine sugli “interni” sarebbero pesate le prestazioni in calo dei mercati cinese e nordamericano. Dopo aver esaminato la situazione dell’azienda durante i suoi primi 100 giorni, Del Grosso ritiene che “non ci siano motivi strutturali per cui i margini di Adient non dovrebbero essere paragonabili a quelli dei suoi competitor. Abbiamo avviato azioni per migliorare la nostra situazione finanziaria e le prestazioni – continua il manager – e ci aspettiamo di vedere dei miglioramenti nel corso della seconda metà dell’anno fiscale”. Nel corso del trimestre l’azienda statunitense ha concluso alcuni contratti importanti, tra cui uno per la fornitura di sedili del nuovo modello di pick-up Ford F-150, che sarà lanciato nel 2020, e per la nuova Serie 7 di BMW.

 

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