Adidas condizionata da Europa e Usa

Adidas, secondo gruppo mondiale di calzature e abbigliamento sportivo, ha riportato una discesa dei profitti nel terzo trimestre causata dalle minori vendite in Europa e Nord America. Gli utili (316 milioni di euro) sono inferiori dell’8% all’analogo periodo del 2013. Se le vendite nell’America Latina conoscono un aumento del 12% e del 9% in Cina, l’Europa tradisce uno dei sui brand tradizionali (-6%) al pari dell’America del Nord (-5%). In generale, le vendite sono cresciute del 5% senza l’impatto del tasso di cambio. L’azienda tedesca ha dovuto spingere su altri sport per la mancanza di eventi trainanti nella disciplina in cui eccelle, il calcio; ha invece sofferto il calo nel golf e sta rafforzandosi nell’offerta per il fitness e la corsa. In aggiunta, ha dovuto affrontare la debolezza del brand Reebok, acquisito nel 2006 (e che sta rimodellando) oltre ai problemi relativi al cambio di un centro di distribuzione in Russia. Dopo aver ridoto settembre le aspettative di guadagno, Adidas stima adesso margini operativi dell’8,5% e prevede utili per 820 milioni di euro nel 2013. (pt)

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