“La presidente di Assocalzaturifici vuole unire le forze? Noi ci siamo e abbiamo anche le proposte. Se non ci riusciamo in Europa almeno cerchiamo di risolvere qualcosa in casa nostra. Basta con le diagnosi, servono i rimedi”. Questa la sintesi dell’intervento delle organizzazioni sindacali Femca-Cisl e Filctem-Cgil, all’indomani dell’allarmato appello lanciato da Annarita Pilotti. “Da oggi fino a fine estate – dicono i sindacati – ci sono almeno 300 posti di lavoro a rischio e sono almeno una dozzina le crisi industriali conclamate, senza considerare le aziende che già stanno usufruendo degli ammortizzatori sociali. Nel Fermano ci sono 4-5 marchi che vanno bene, insieme ad alcune aziende che per ora marciano regolarmente ma dietro di loro c’è una situazione poco rassicurante. Secondo le due organizzazioni, “almeno un’impresa artigiana su due ha già esaurito il plafond di 3 mesi di CIG in deroga”, mentre sarebbe in aumento il ricorso alla delocalizzazione, anche di aziende storiche, e l’abbandono della produzione da parte di molte realtà che si trasformano in società commerciali. “Condivido l’intervento della Pilotti e quello dei sindacati. Confindustria Fermo sta suonando il campanello d’allarme da 6 mesi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giampietro Melchiorri (nella foto), presidente della Sezione Calzaturiera di Confindustria Fermo: “Sarei il primo a mettermi seduto a cercare di risolvere la situazione. I problemi del distretto fermano arrivano dalle mancate esportazioni che in questo territorio si chiamano Russia”. Melchiorri punta il dito contro la politica: “Se fosse inerme sarebbe meglio… Invece ci gioca contro. A livello nazionale con tasse e burocrazia, a livello internazionale con le sanzioni e altro. A questo aggiungiamo anche il terrorismo. Risolverei volentieri i problemi dentro casa nostra come affermano i sindacati, ma le cause arrivano spesso da lontano”. (mv)
Giampietro Melchiorri (Confindustria Fermo) condivide l’allarme di Annarita Pilotti. I sindacati: “Noi ci siamo”
