Allearsi per sfidare il mercato. Il calzaturificio Gal.men di Montegranaro si aggiudica in licenza lo storico marchio Aldo Bruè. La produzione resta in capo al brand con quartier generale a Monte San Pietrangeli, mentre l’alleanza avrà effetti sui costi e dal punto di vista commerciale. Ci spiega tutto Fabrizio Grassi, che guida Aldo Bruè (in foto).
Allearsi per sfidare il mercato
“Unirsi è l’unica strada per ridurre i costi e ampliare i mercati. Questo è l’obiettivo primario dell’accorso stipulato con Gal.men” esordisce Grassi. Che spiega come i vantaggi siano già visibili e concreti. “Ci uniamo quando facciamo gli acquisti, per cui abbiamo maggiore potere contrattuale, e condividiamo i clienti e i mercati, per cui c’è ampliamento dell’offerta per i clienti, sia quelli di Aldo Bruè sia quelli di Gal.men”. Lo stesso Grassi ci tiene a precisare come l’accordo non snaturi il DNA del marchio che “mantiene la sua unicità”.
Realtà complementari
“I prodotti sono complementari e anche le fasce di prezzo sono diverse: ci sono i presupposti per questa alleanza tutta marchigiana” sottolinea il CEO di Aldo Bruè. Le aziende si trovano a 12 chilometri l’una dall’altra e a meno di 20 minuti di auto. L’accordo ha fatto sì che Aldo Bruè tornasse ad esporre al Micam. Il mercato resta complicato. “L’Ucraina è sparita, gli USA sono in flessione, il mercato tedesco è statico – afferma Grassi –. Anche la Russia e le altre repubbliche ex URSS non brillano: hanno tutti minore potere di acquisto. Prima molti cittadini della vecchia area sovietica andavano in Russia a lavorare. Ora sono tornati in patria per via della guerra e percepiscono uno stipendio inferiore. Ma la verità è che non abbiamo il controllo dei mercati vista la situazione geopolitica. Basta una guerra o un dazio e il mercato cambia”.
I costi
Il contenimento dei costi è arrivato anche da una collezione ridotta rispetto al solito. “Il buyer non cerca più la novità, ma sempre più spesso tende a riacquistare il prodotto e il marchio che hanno performato bene nella stagione precedente”, spiega il CEO di Aldo Bruè. Questo giustifica anche le dichiarazioni degli espositori secondo i quali acquisire un nuovo cliente è difficilissimo. Grassi, invece, si dimostra più fiducioso per il futuro proprio in virtù della nuova alleanza. (mv)
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