Brenta: Donna Carolina delocalizza la produzione (dove?): 28 in mobilità

Il calzaturificio Donna Carolina si prepara a chiudere i reparti produttivi a Fiesso d’Artico, salvando gli uffici commerciali e amministrativi. A dare la notizia sono i rappresentanti sindacali locali, i quali riferiscono che l’azienda starebbe per delocalizzare la produzione, anche se non si capisce ancora dove. Dal calzaturificio, infatti, avrebbero fatto sapere che l’intenzione non è quella di portarla all’estero, ma di affidarla a laboratori terzi locali. I dipendenti per i quali verrebbe chiesta la mobilità sarebbero 28 su 57. Secondo i sindacalisti, inoltre, quello di “Donna Carolina” non sarebbe un caso isolato e le aziende della Riviera in procinto di chiudere, alcune in maniera definitiva e altre delocalizzando all’estero, sarebbero “una decina almeno”. “Forse ai sindacati non è chiaro che la Riviera non è l’Eldorado e in una fase economica come questa è comunque comprensibile che alcune aziende si trovino costrette a chiudere” ha ricordato il presidente di Acrib Siro Badon, secondo il quale, più in generale, “lanciare allarmi nuoce solamente alla tranquillità dei lavoratori”. (art)

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