Calzatura, altre due crisi: Dgm (Civitanova) e Latitude Femme (Montopoli) chiedono il concordato

Altre due situazioni critiche nel mondo della calzatura. La prima riguarda le Marche, dove a Civitanova è stata presentata da Dgm la richiesta di concordato preventivo presso il Tribunale di Macerata. Si tratta del terzo duro colpo tra le aziende leader della città marchigiana dopo quelli di Fornari e Cesare Paciotti. Pur essendo stata depositata agli atti il 24 dicembre 2013, della richiesta si è appreso solo nel week end, a seguito di una comunicazione inviata dall’azienda a tutti i creditori. Sulla decisione di ricorrere al concordato preventivo ha pesato la drammatica scomparsa, avvenuta a luglio, di Emidio Di Giuseppe, 72 anni, che insieme a Fausto Morichetti aveva fondato la Dgm nel 2000 come realtà produttrice di calzature di fascia medio/fine rivolte prevalentemente ad un target femminile, moderno e giovane. Nel 2009 aveva assorbito un’altra storica azienda civitanovese, la Ruggeri Spa, diventando Dgm Fashion Group. Intanto in Toscana la richiesta di concordato è stata presentata da Latitude Femme, calzaturificio di Montopoli Valdarno (Pisa), a seguito di consolidate difficoltà finanziarie. Dal 13 febbraio, i 35 dipendenti sono rimasti senza lavoro, anche se i sindacati stanno provando a coinvolgere le istituzioni al fine di evitare la chiusura della fabbrica, per permettere ai lavoratori di usufruire della cassa integrazione straordinaria. (mv, mc)

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