I calzaturieri aspettano risposte da Palazzo Chigi. A partire dalle defiscalizzazioni dei campionari

Riduzione del costo del lavoro; defiscalizzazione delle spese per i campionari; sostegno alle aziende per l’internazionalizzazione. Non solo. Ancora ci sono le misure per far ripartire la domanda interna e la revisione delle intenzioni del Governo sul finanziamento della cassa integrazione, in modo da non costringere le aziende a licenziare o a delocalizzare. Sono le richieste che i calzaturieri marchigiani avanzeranno in prima istanza alla propria Regione e poi a Palazzo Chigi, anche attraverso il presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti, che ne ha parlato venerdì 2 settembre a Milano, durante la conferenza stampa di theMicam. In merito alla defiscalizzazione dei campionari, prima delle ferie, il deputato fermano Paolo Petrini, presente all’inaugurazione di theMicam, ha sottoposto la richiesta al Governo. La discussione tra commissioni parlamentari e Esecutivo inizierà martedì prossimo. “In realtà – spiega Petrini – il Governo ha già finanziato l’attività di ricerca e sviluppo delle imprese italiane, ma il settore tessile-abbigliamento-calzatura fa fatica a rientrare nello schema predisposto e quindi l’obiettivo di questa specifica risoluzione è quello di far godere dei benefici fiscali le imprese del sistema moda italiano al pari di quanto avviene negli altri settori manifatturieri. Puntiamo a far inserire questa proposta nella legge di bilancio. Qualora non si riuscisse, utilizzeremo lo strumento dell’interrogazione parlamentare”. (mv)

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