Caovilla, presente e futuro: aumento della produttività (500 paia al giorno) più negozi e “forse” la Borsa

Progetti di espansione per Renè Caovilla. Lo storico brand calzaturiero della Riviera del Brenta si prepara ad aumentare il numero di boutique nel mondo passando da 20 a 30 in soli tre anni e nel contempo (pur con qualche riserva), Renè Fernando, figlio del fondatore Edoardo, pensa alla possibilità di quotare l’azienda in Borsa. “Perché no? Parlo di una piccola minoranza, mantenendo il controllo” spiega il designer veneto in un’intervista a Il Mattino di Padova, a cui confessa anche di essere “per tenere la finanza fuori dall’azienda”, ma di sapere che quotarsi “può essere utile per crescere”. A spaventare l’imprenditore è soprattutto la velocità con cui la Borsa mastica e digerisce titoli. Comprensibile dunque l’annuncio di non voler fare “il passo più lungo della gamba”. Ancor più chiaro se si guarda alla storia del brand, che ha sempre puntato su se stesso, destinando alla produzione per conto terzi solo una piccola percentuale del lavoro. Sul fronte generazionale, Edoardo (figlio di Renè), al quale è già stata affidata la gestione della parte commerciale e distributiva, si prepara a prendere in mano l’intera guida del brand in vista delle aperture di Pechino, Macao, Shangai, Miami, Las Vegas, Hong Kong, Montecarlo e dell’aumento di produttività: da 350 a 500 paia di scarpe al giorno. Foto tratta da corriere.it.

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