Compagnie Vosgienne de la Chaussure, niente da fare: l’unica offerta di salvataggio “non basta”. È liquidazione

Brutte notizie per Compagnie Vosgienne de la Chaussure. La settimana scorsa il Tribunale Commerciale di Nancy ha giudicato insufficiente l’offerta presentata dallo svizzero Petrus Finance, che controlla Le Coq Sportif, che proponeva di salvare 30 dei 130 posti di lavoro del calzaturificio francese. Era l’unica offerta arrivata sulla scrivania del Tribunale che, quindi, ha deciso per la liquidazione della società. La prima udienza si terrà il prossimo 6 novembre. La società era in amministrazione controllata dal 31 luglio. Come si apprende dal portale FranceBleu.fr, il rappresentante francese del gruppo di investimento tedesco di Amburgo Hanse Industriekapital (HIK), proprietario del calzaturificio da un anno e mezzo, ha spiegato che il suo il gruppo aveva perso più di 5 milioni di euro l’anno scorso e aveva fallito l’obiettivo di posizionarsi nel mercato delle calzature di lusso. CVC, con sede a Champigneulles, stava già lavorando per il marchio Le Coq Sportif. Delle 5 linee di produzione di scarpe, solo 3 sono state utilizzate negli ultimi anni, e l’offerta respinta prevedeva l’attività su una sola linea per realizzare anche sneaker. Per la Francia calzaturiera e manifatturiera è un pezzo di storia che rischia di svanire: è stata fondata nel 1896. (mv)

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