Contraffazione, la GdF inchioda 7 espositori cinesi di Expo Riva Schuh: esposte e vendute scarpe false. La fiera: tolleranza zero

Avevano raccolto migliaia di ordinativi, ma le scarpe che volevano vendere erano contraffatte. Sono le accuse che la Guardia di Finanza di Trento ha rivolto a 7 espositori cinesi della 90esima edizione di Expo Riva Schuh. Un appuntamento di rilevanza internazionale che raduna sulle sponde del lago di Garda produttori e visitatori da tutto il mondo e che, proprio per questo, è stato oggetto di controlli da parte delle Fiamme Gialle. I militari hanno effettuato un capillare monitoraggio nei primi giorni di fiera, che ha consentito, anche grazie alla preziosa collaborazione delle aziende che operano regolarmente nel settore, titolari dei marchi e dei brevetti, di scoprire 7 espositori che avevano riprodotto esattamente il disegno industriale di scarpe di noti marchi internazionali come Nike e Converse, ma anche di eccellenze manifatturiere nazionali, spacciandoli per proprie produzioni. L’azione di prevenzione e contrasto della Guardia di Finanza “ha condotto al sequestro penale di 167 paia di scarpe che recavano il simbolo di noti marchi di moda o ne riproducevano dettagli, segni distintivi e trame. I 7 imprenditori sono stati denunciati a piede libero per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi e segni distintivi, nonché commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci”. Durante l’operazione sono state sequestrate anche agende riepilogative degli ordini effettuati dai clienti, che secondo i militari avrebbero potuto comportare la produzione e l’immissione in commercio di decine di migliaia di capi contraffatti. Amara e dura la replica dei responsabili di Riva del Garda Fierecongressi, la società che organizza la fiera, i quali spiegano: “La nostra intenzione è quella di dare il massimo supporto alle autorità competenti in situazioni di questo tipo, come è stato fatto durante i recenti controlli. La lotta alla contraffazione è da sempre uno dei nostri cardini e saremo inflessibili nei confronti delle aziende coinvolte perché oltre al danno materiale derivante dalla contraffazione esiste anche quello causato alla manifestazione stessa. Era da anni che non si verificavano situazioni come questa e l’attenzione posta dall’organizzazione in questo lungo lasso di tempo è sempre stata motivo d’orgoglio”.

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