Dalla guerra alla moda con le sneaker: il riscatto di Daniel Essa, scampato alla Siria e ora designer di successo

La rinascita corre sulle sneaker. Daniel Essa è un rifugiato siriano che è fuggito da Marmarita per raggiungere prima la Spagna e poi la Francia. “Quando ero piccolo, mia nonna mi ha insegnato a cucire”, contro il parere dei suoi genitori, entrambi insegnanti, per i quali quello appreso non era un “lavoro da uomo”. Arrivò in Francia, racconta l’agenzia AFP, alla fine del 2014, privilegiando il suo secondo nome Daniel a spese del suo primo Nabil e in poche settimane ottenne lo status di rifugiato. Nel giugno del 2017 è arrivato a Roubaix e ha ricevuto il sostegno dell’associazione Maisons de mode, che supporta nuovi talenti. Completato un lungo studio di mercato, il giovane designer ha puntato su sneaker alte dallo stile minimalista in pelle marcate “Daniel Essa”, vendute tra i 300 e i 400 euro. Tramite suo cognato, ha convinto una fabbrica in Croazia, che produce anche per brand come Balenciaga e Givenchy, a produrre piccole quantità. Suoi amici siriani in Canada e in Austria, in particolare, lo hanno aiutato con le pratiche legali e pubblicitarie. Quest’anno sta arrivando il successo grazie al mercato USA, dove le sue sneaker piacciono. “Una storia di talento, tenacia e determinazione” la definiscono i dirigenti di Maisons de mode. (mv)

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