Dopo l’incendio, il calzaturificio Callegari riparte da Rovigo

il calzaturificio Callegari

Il fuoco non ferma il calzaturificio Callegari. Nelle scorse settimane l’azienda di Fratta Polesine (Rovigo) ha subito gravi danni a causa di un vasto incendio. Impossibile rimettere in moto l’attività in quei locali e così il titolare, Luigino Callegari, insieme ai figli ha pensato a un’alternativa. La buona notizia è arrivata a ridosso di Pasqua: il calzaturificio ripartirà da Rovigo.

Il calzaturificio Callegari

Il pomeriggio di mercoledì 10 marzo le fiamme hanno avvolto la sede del calzaturificio a Ramedello, frazione di Fratta Polesine. Il fuoco sarebbe partito proprio da un locale dell’azienda, ma poi ha lambito l’abitazione adiacente, dove vive la stessa famiglia del titolare. Allo scoppio dell’incendio nell’azienda erano presenti una dozzina di persone, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Diverse squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per ore prima di avere la meglio sulle fiamme. Ingenti i danni che hanno costretto l’azienda a chiudere i battenti. Almeno fino ad oggi.

 

 

La ripartenza

La famiglia Callegari ha cercato un modo per far ripartire l’attività. Tra le possibili soluzioni logistiche, la stessa Fratta Polesine, ma poi anche Lendinara o Villanova del Ghebbo. Come scrive ilgazzettino.it, invece, il calzaturificio ripartirà da Rovigo dove i vertici dell’azienda hanno individuato un capannone in cui i circa 50 dipendenti potranno lavorare a rotazione. Qui dovrebbero operare per un paio di mesi. Questo, però, non è l’unico incendio che ha colpito il calzaturiero veneto. Venerdì 2 aprile le fiamme hanno colpito il tacchificio Marco a Galta di Vigonovo. I pompieri hanno lavorato per un paio di ore prima di avere la meglio sul rogo. (art)

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