Epilogo amaro per Vingi Shoes, l’azienda calzaturiera di Barletta specializzata in stivali antipioggia e dopo-sci, che in un anno esatto è passata dalla promessa di un nuovo piano industriale, con un’intesa siglata negli uffici della Regione Puglia, al fallimento e contestuale definitivo licenziamento di 96 operai. L’accordo con i sindacati garantiva la continuità dell’attività produttiva nonostante la vendita dello stabilimento, già ceduto a un nuovo proprietario dai fratelli Grimaldi, e assicurava lo stop ai licenziamenti almeno fino ad aprile 2025, data di scadenza del contratto di affitto dello stabilimento.
Epilogo amaro per la Vingi Shoes
Il piano industriale di rilancio, previsto la fine di dicembre 2024 con il supporto della task force regionale per il lavoro non è mai partito. Mentre in questi giorni la Guardia di Finanza di Barletta ha eseguito, su disposizione del GIP del Tribunale di Trani, un sequestro preventivo nei confronti dei due imprenditori che guidavano l’azienda, per un ammontare complessivo di 1 milione e 350 mila euro. Secondo l’accusa della Procura, questa cifra sarebbe stata illecitamente sottratta dal patrimonio aziendale prima del fallimento, in un’operazione che ha svuotato la società, drenando risorse destinate ai creditori, tra cui enti pubblici e fornitori. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle, hanno evidenziato come il legale rappresentante e l’amministratore di fatto abbiano venduto l’intero complesso industriale nonostante l’ingente esposizione debitoria, sottraendo così risorse fondamentali per la copertura dei debiti.
Il sequestro
Gli accertamenti bancari hanno confermato i sospetti di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il sequestro disposto riguarda un patrimonio variegato che comprende cinque immobili, autovetture, 19 conti correnti, quote societarie, denaro contante, gioielli, orologi di lusso, opere d’arte e oggetti di interesse archeologico, per un valore complessivo pari alla somma distratta. Nel frattempo, i legali della Vingi Shoes hanno presentato un’istanza di revisione. La cui discussione è prevista nei prossimi giorni, assicurando che i debiti verso gli ex dipendenti saranno saldati. Dopo il fallimento e la cessazione dell’attività, i 96 lavoratori sono stati licenziati al termine del periodo di cassa integrazione e percepiranno la NASpI, l’indennità di disoccupazione, al massimo per un anno. Una condizione che lascia l’intera comunità barlettana in apprensione e che è l’ennesimo duro colpo al comparto calzaturiero dell’area a nord di Bari. (aa)
Foto Vingi Shoes
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